IL PAPA AI GIOVANI ARMENI: “PACE NEL NAGORNO KARABAKH”
Yerevan – In visita in Armenia, Papa Francesco ha esortato perchè “la pace sorga anche nel Nagorno Karabakh”.
Il Santo Padre ha ricordato “quanto siano grandi oggi gli ostacoli sulla via della pace, e quanto tragiche le conseguenze delle guerre!“. Ancora una volta il Papa ha voluto ricordare anche il dramma dei profughi. “Penso – ha spiegato – alle popolazioni costrette ad abbandonare tutto, in particolare in Medio Oriente, dove tanti nostri fratelli e sorelle soffrono violenza e persecuzione, a causa dell’odio e di conflitti sempre fomentati dalla piaga della proliferazione e del commercio di armi, dalla tentazione di ricorrere alla forza e dalla mancanza di rispetto per la persona umana, specialmente per i deboli, per i poveri e per coloro che chiedono solo una vita dignitosa“. “Ricordare tutto questo è necessario, anzi, doveroso – ha aggiunto il Pontefice – perché laddove non sussiste la memoria significa che il male tiene ancora aperta la ferita; nascondere o negare il male è come lasciare che una ferita continui a sanguinare senza medicarla“.
Poi rivolgendosi ai giovani il Pontefice ha detto che “questo futuro vi appartiene: facendo tesoro della grande saggezza dei vostri anziani, ambite a diventare costruttori di pace: non notai dello status quo, ma promotori attivi di una cultura dell’incontro e della riconciliazione“. “Dio benedica il vostro avvenire – ha aggiunto – e conceda che si riprenda il cammino di riconciliazione tra il popolo armeno e quello turco, e la pace sorga anche nel Nagorno Karabakh“.
Ad ottobre è attesa una visita del Santo Padre anche in Azerbaigian, a testimonianza del carattere multi confessionale del Paese. A Baku, capitale del Paese, ricordiamo, all’indomani della visita di Papa Giovanni Paolo II nel 2002, è stata ri-costruita una chiesa cattolica, la Chiesa dell’Immacolata Concezione.
Barbara Cassani