L’iniziativa prevede quattro incontri, che si snoderanno ogni circa due settimane, con quattro autori di opere contemporanee. Gli appuntamenti, che mirano a trovare un modo nuovo, più ricco e suggestivo, un pò fuori le righe, di presentare nuovi autori, sono curati dall’editor e scrittore Fabrizio Patriarca.
In questa cornice cittadina ha trovato spazio l’opera, fresca di stampa

(novembre 2018), di
Barbara Cassani, “Un tassista a Baku”. Il romanzo sta suscitando l’interesse dei lettori grazie alla commistione di storie individuali – è la vicenda di una famiglia di profughi interni azerbaigiani, che il conflitto del
Nagorno Karabakh tra
Armenia ed
Azerbaigian ha costretto ad abbandonare la propria città di origine, Aghdam, e un sentire globale. A fare da sfondo agli eventi narrati
Baku e
Roma, due “meravigliosi contenitori”, come, ha ricordato
Fabrizio Patriarca, si possono considerare spesso le città nella letteratura.
L’alternarsi delle vie della capitale italiana con i panorami di
Baku, ha offerto la possibilità di riflettere anche sulla

vicinanza dell’Italia con il paese caucasico, i cui popoli sono accumunati da legami storici – fu
Marco Polo a parlare di
Baku nel suo “
Milione“, e da un sodalizio scandito da intensi rapporti politici, economici e culturali.
L’autrice ha avuto modo di raccontare al pubblico da dove sia nata l’idea del suo tassista contro corrente, capace di catalizzare storie ed abbattere barriere.
Non è mancato un riferimento al conflitto ancora in corso tra
Armenia ed
Azerbaigian, che causa, da oltre 25 anni, l’occupazione militare di circa il 20% del territorio azerbaigiano. Proprio da questa area dell’
Azerbaigian – il
Nagorno Karabakh e i sette distretti adiacenti, provengono la maggior parte delle donne

intervistate da
Barbara Cassani e le cui vite sono raccontate in “
Le storie di Kamala“, in appendice al romanzo.
L’incontro è stato accompagnato dalla lettura, molto apprezzata dal pubblico, di alcuni brani del testo da parte dell’attore Roberto Turchetta.
La
Biblioteca Pier Paolo Pasolini ha pensato di coinvolgere i presenti nello
spirito della cultura dell’Azerbaigian, grazie all’assaggio del tè azerbaigiano e dei
pakhlavà, dolci tipici della cucina del paese, citati anche in Un tassista a Baku.

Prossimi appuntamenti di Istantanee d’autore saranno con
Paolo Di Paolo – Vite che sono la tua: il bello dei romanzi in 27 storie (
12 febbraio),
Valerio Callieri – Teorema dell’incompletezza (
7 marzo) e
Gaia Cenciarelli – La nuda verità (
21 marzo).