BAKU E’ TRA LE 10 CITTA’ PIU’ VIVIBILI AL MONDO
Londra (UK) – La prestigiosa rivista inglese “The Economist” ha inserito la capitale dell’Azerbaigian, Baku, tra le 10 città più vivibili al mondo. La ricerca che vede per l’esattezza Baku al 9° posto mondiale (con un + 1,6% di crescita), è stata fatta tenendo conto di alcuni parametri di osservazione visti nel trend degli ultimi 5 anni.
Questa speciale classifica stilata tra le 140 città più importanti del mondo, ha utilizzato degli indici ricavati su circa 30 fattori qualitativi e quantitativi in cinque categorie principali: stabilità, sanità, cultura e ambiente, istruzione e infrastrutture.
Al 1° posto di questa speciale classifica c’è la capitale dell’Iran, Teheran (+5% negli ultimi 5 anni), mentre al 10° Honolulu nelle isole Hawaii, (U.S.) con un indice di crescita del 1,5%, sempre negli ultimi 5 anni. Tra le città che invece si trovano sul fondo a questa particolare classifica e quindi con il peggiore indice di crescita per qualità della vita, ci sono Damasco in Syria (con un – 26,1%) e Kiev in Ucraina (con – 25,1%).
Nel trend di osservazione più lungo invece ( cioè non solo negli ultimi 5 anni) la città più vivibile resta Melbourne in Australia, seguita da Vienna in Austria e Vancouver in Canada. L’ultima posizione di sempre è di Kiev ( Ucraina) seguita da Douala nel Cameroon.
Dall’indagine, risulta esserci una particolare correlazione tra i tipi di città che si trovano proprio in cima alla classifica. Quelle che ottengono i risultati migliori tendono ad essere le città di medie dimensioni nei paesi più ricchi e con una densità di popolazione relativamente bassa. Queste possono promuovere una serie di attività ricreative, senza alti livelli di criminalità o sovraccarico di infrastrutture. Sei delle prime dieci città si trovano in Australia e in Canada, che hanno rispettivamente, una densità di popolazione di 3,1 e 3,9 persone per chilometro quadrato. Altre città della “top ten“, Helsinki in Finlandia e Auckland in Nuova Zelanda hanno entrambi densità di circa 18 persone per chilometro quadrato di superficie.
RED